Ricostruzione dell’Ucraina: la Lombardia c’è, ma chi la paga?

Palazzo Lombardia, stamane, mercoledì 5 Marzo, ha ospitato all’Auditorium Testori la prima tappa di un percorso che avrà il suo culmine, il 10 e 11 Luglio a Roma, nell’incontro internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina. Ospite d’eccezione a Milano il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha sottolineato l’importanza di partire da Milano, da sempre considerata la capitale economica, per dare un segnale alle imprese italiane, coinvolgendo in particolare le piccole e medie imprese e il settore privato nella ricostruzione post-bellica.

L’Italia, ha ricordato il Ministro, lavora per costruire un percorso di pace duratura sia per l’Ucraina, sia per l’intero Vecchio Continente. All’incontro di Roma è prevista la partecipazione di 3.000 persone provenienti da 90 Paesi. I settori su cui sono previsti e richiesti investimenti riguardano energia, edilizia, green e agricoltura, oltre la sicurezza intesa come armamenti.

In un video messaggio, il Primo Ministro dell’Economia ucraina,Denys Shmyhal, ha ribadito l’importanza dell’Italia e l’essenzialità dell’ingresso dell’Ucraina in Europa. Si stima che siano necessari 15 miliardi di euro per i primi urgenti interventi per la mobilità delle persone e il ripristino di settori chiave come informatica e infrastrutture digitali. Il Vice Primo Ministro, Yuliia Svyrydenko, presente in sala, ha sottolineato che l’Ucraina sarà un partner importante per l’Europa, grazie alla sua posizione geografica e alla ricchezza di materie rare di cui è fornita.

L’incontro è sembrato una vetrina in cui l’Ucraina ha messo in mostra i suoi “gioielli di famiglia” per invitare l’Italia e le imprese a investire nel Paese. Il problema è che ipotizzare investimenti in un Paese ancora in guerra appare alquanto prematuro. La tanto attesa “pace giusta” arriverà davvero? Forse l’incontro di oggi appare più come un segnale all’attuale governo ucraino per far sentire la vicinanza dell’Italia. La Lombardia, con il suo 25% del Pil nazionale e con un forte apparato produttivo, come sempre, farà la sua parte. Lo stesso Presidente della Regione, Attilio Fontana, nel suo intervento ha assicurato che la Lombardia, terra di imprese, ma anche di solidarietà, farà la su parte appena Zelensky si sarà seduto al tavolo delle trattative per firmare la pace.

Nell’incontro di questa mattina in Regione Lombardia è stato lanciato un messaggio chiaro: l’Italia è pronta ad aiutare l’Ucraina a rialzarsi. Non ha alcuna intenzione di prevaricare l’azione di altri Paesi europei pronti a mettere le mani sulla ricostruzione di un Paese martoriato dopo tre anni di guerra. Purché nel “gioco” della ricostruzione tutti gli attori siano leali. Resta comunque l’incognita: ma con quali risorse e chi pagherà la ricostruzione dell’Ucraina? E ancora più inquietante la domanda: sarà il Governo di Zelensky a ricostruire il Paese?

didascalia: Ministro degli Esteri Antonio Tajani

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